La legge 6/2004 ha introdotto nel nostro ordinamento l’istituto dell’Amministrazione di Sostegno che, nell’arco di pochi anni, ha dimostrato di rappresentare una risorsa per un’efficace protezione delle persone con ridotta autonomia. anche ad esempio nelle situazioni di gravi dipendenze.
La ludopatia ha assunto dimensioni sempre più rilevanti anche nel nostro Paese in particolare nelle fasce più fragili della popolazione. In ragione della consistenza del fenomeno, la ludopatia è stata inserita, dall’art. 5 del d.l. n. 158/2012 (c.d. Decreto Balduzzi), convertito dalla l. n. 189/2012, nei livelli essenziali di assistenza (c.d. L.E.A.), con riferimento alle prestazioni di prevenzione sanitaria, cura e riabilitazione, rivolte alle persone affette da questa particolare patologia.
Tra le più evidenti conseguenze della ludopatia emerge la perdita di una grande quantità di denaro, impegnata sistematicamente nel gioco, che espone il giocatore, e la sua famiglia, a seri pregiudizi di natura economica e personale.
Tra le misure di protezione civilistica che l’ordinamento riconosce, quella dell’ amministrazione di sostegno appare, in questi casi, la più diffusa e adeguata, giacché mira, senza elidere del tutto la capacità di agire della persona, a proteggere adeguatamente gli interessi della persona ludopatica tentando di supportarla nella sua fragilità.